Questa scuola non è in vendita

Forse sull’onda delle liberalizzazioni, forse per motivi di buon vicinato, la nuova amministrazione comunale di Mediglia aveva deciso di barattare alcune centinaia di alunni in cambio di “nonsisacosa” con il comune limitrofo.

Infatti, una delibera di Giunta prima e di Consiglio poi, in data 21 dicembre 2011, aveva dato il via libera a una stramba convenzione con il comune di Pantigliate. L’antefatto è che il comprensorio scolastico di Pantigliate ha troppo pochi alunni nelle sue scuole rispetto a quanto disposto dalla recente riforma della scuola, mentre il plesso di Bettolino di alunni ne ha in abbondanza e in crescita.

I Sindaci dei due comuni intendevano mediare creando due nuclei di circa 900 alunni ciascuno; peccato che entrambi sarebbero rimasti sotto la soglia di 1000 alunni necessaria per avere un dirigente (DL 98/2011) e quindi una Direzione Didattica in loco. In più, la contropartita per Mediglia, in termini di convenzioni, non appariva né chiara, né attraente.

Il disappunto della popolazione del Bettolino e dei genitori dei bambini è stato unanime ed è esploso durante l’assemblea pubblica del 17 gennaio scorso presso la Scuola di Bettolino.

Nel corso della serata, il Sindaco Bianchi e i suoi assessori hanno capito di essere in minoranza nel paese e di non potere svendere il diritto ad avere una Direzione Didattica e un Istituto Comprensivo a Mediglia. Alla fine hanno dovuto rimangiarsi la delibera, con una certa mestizia, visto che il tam tam delle mamme a sostegno della scuola aveva portato alla luce del sole e subito bocciato una manovra che non poteva passare sotto silenzio.

Questo dimostra che vincere le elezioni non è sufficiente a garantirsi il consenso della popolazione e il controllo del territorio. Una buona politica comunale deve tenere conto delle esigenze dei cittadini di oggi e di domani e in più salvaguardare il valore fondamentale dell’istruzione, invece che inseguire le opportunità momentanee.

Soprattutto, secondo noi, una buona politica non deve mai passare sopra la testa della gente, perché noi siamo democratici!