Lo scandalo quotidiano

11.04.2012 21:59

Lo scandalo che ha investito la Lega Nord, il più recente di una lunga serie riguardante i principali partiti italiani, ripropone la vera emergenza nazionale: quella del malaffare politico. Questo ennesimo misfatto impone al più presto di dotarsi di strumenti legislativi adeguati a rispondere alle crescenti sollecitazioni alla correttezza, trasparenza, civiltà, democrazia.

La legge sui rimborsi elettorali in 18 anni ha portato nelle casse dei partiti ben 2,3 miliardi di euro a fronte di 580 milioni di euro spesi per le campagne elettorali. Evidentemente, si trattava di una legge sul finanziamento pubblico dei partiti e non sui rimborsi elettorali, celata sotto mentite spoglie. Ora che i nodi sono venuti al pettine, è indispensabile una legge che fissi paletti rigorosi sui limiti di spesa e sugli obblighi di rendiconto e di certificazione dei bilanci dei partiti.

La legge contro la corruzione è ferma in Parlamento da più di un anno. L'Europa ci ha messo in mora: ben due Convenzioni Penali sono in attesa di ratifica. E’ indispensabile una legge che inasprisca le pene, riduca i tempi di prescrizione e non snaturi la concussione, azzerando processi in corso, chiunque essi riguardino.

Qualche giorno fa il Presidente della Repubblica ha lanciato l'ennesimo appello alle forze politiche affinché accelerino queste riforme. Sono passati alcuni giorni e soltanto il segretario del PD si è sentito in dovere di confermare l’appello con la lettera inviata ai segretari del PDL e del Terzo Polo. E’ indispensabile che i partiti si dimostrino capaci di affrontare questi nodi altrimenti l’ondata di antipolitica li travolgerà.

Ed è indispensabile che il Parlamento attui finalmente l'articolo 49 della Costituzione, con una legge che regoli la democrazia nei partiti e dia loro personalità giuridica, perché non siano realtà scalabili.

Infine la riforma elettorale: una priorità assoluta. La nuova legge deve essere pensata non nell'interesse dei partiti, ma dei cittadini che possano controllare com'è utilizzato il loro voto ed entrare in rapporto con i loro rappresentanti, senza distorsioni.

Lo sfondo di tutto questo resta comunque l’adesione a un codice etico da parte dei candidati e lo spirito di dedizione alla vita pubblica, non ai propri personali interessi.

Nel frattempo il PD dalla sua nascita si è dotato di un Codice Etico e della Certificazione del Bilancio nazionale. Recentemente, a febbraio, il PD ha depositato una proposta di legge “DISPOSIZIONI PER L’ATTUAZIONE DELL’ARTICOLO 49 DELLA COSTITUZIONE IN MATERIA DI DEMOCRAZIA INTERNA E TRASPARENZA DEI PARTITI”. Come dire, la volontà politica  di cambiare qualche azione la produce.

 

Per documentarti: la proposta di legge del PD sulla riforma dei partiti:  Proposta_PD_LeggeRiformaPartiti.pdf (52,5 kB) 

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